6 dicembre 2007
16 dicembre 2007. Giornata della Memoria
Per ricordare le vittime a 150 anni dal terremoto del 16 dicembre 1857
di Enrico Schiavone
Era un mercoledì come gli altri, quel giorno che ormai stava finendo. Tutti a Montemurro dormivano o si apprestavano a dormire. Ma ecco che alle 5 e 15 della notte ,equivalenti alle attuali 22 e 15 minuti, una violenta scossa di terremoto fa tremare tutto e tutti. Gli abitanti dell’importante centro della Val d’Agri sorpresi nel dormiveglia o in pieno sonno cercano in fretta di abbandonare le loro abitazioni, quando dopo pochi secondi una seconda scossa di fortissima intensità, sussultoria e ondulatoria, fa tremare di nuovo la terra, travolgendoli tra le macerie prima che si accorgessero del loro fatale destino. Poi, in un silenzio di morte, rotto soltanto dalle grida angosciose dei feriti e da quelli che cercano fiocamente aiuto sotto le macerie, altre scosse nella tremenda notte, accompagnate spesso da boati, fanno tremare più volte la terra, lasciando disseminati corpi completamente sfigurati , intrappolati sotto le macerie. Tra ammassi di calcinacci, di travi, di imposte divelte, di vetri rotti, di pezzi di suppellettili, le case diventano un vero terrore. Il desiderato luogo di riposo, il rifugio amato diventa il nemico numero uno. Non protegge più, anzi al contrario uccide, trasformandosi agli occhi degli infelici in un vero e proprio mostro.
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